Il progetto di Livia Massaccesi è strettamente legato alla musica e punta sull’essenzialità
Un Festival che ha iniziato a far parlare di sé molto prima rispetto ad altri. Tanta attesa, non solo per ragioni musicali, ma una volta iniziato la musica è tornata al centro della scena. 24 voci in gara, generi in continua evoluzione con una varietà molto diversa rispetto ad un passato in cui sembrava regnare un’omogeneità più diffusa tra pezzi ed artisti. Artisti, dunque, veri protagonisti della kermesse con le loro composizioni di parole e note. Nomi affermati, nomi in affermazione e qualche figura che sembra venire fuori solo durante i giorni del Festival della canzone. Con qualche bella sorpresa e qualche novità fuori dalle righe, che fa senz’altro piacere. Ferma restando, nel rispetto della libera espressione dei linguaggi, un’esigenza di richiamo su messaggi e valori di cui figure iconiche sono consapevoli portatori: quale occasione migliore di Sanremo per ricordare che l’arte è libertà, ma anche responsabilità. Con rispetto per le nuove forme di espressione, credo sia corretto sottolineare la responsabilità che figure pubbliche oggi hanno nel lanciare i loro messaggi. Sarebbe semplice richiamare l’esempio di mostri sacri della cultura musicale italiana, che ha esigenza di rinnovarsi. Responsabilità che deve essere non un limite, ma un punto di riferimento dal quale la fase creativa e divulgativa di un artista non dovrebbe discostarsi.
Venendo proprio dell’immagine degli artisti, vogliamo parlare di Festival da un punto di vista nuovo ed originale. Vogliamo raccontare il Festival ed i suoi protagonisti visti dalla “penna” di un’artista che rappresenta una novità di quest’anno: la giovane illustratrice romana Livia Massaccesi, che per la 69esima edizione del Festival di Sanremo, ha realizzato i volti di tutti i big in gara, ritratti inseriti nel corredo grafico del Festival. Il progetto “ritratti” di Livia Massaccesi è stato strettamente legato alla musica fin dall’inizio, realizzandoli per diversi giovani musicisti e poi omaggiando i grandi cantautori italiani e stranieri. Nei suoi lavori di visual design ha sempre dato grande importanza alla sintesi: comunicare con pochi elementi per focalizzare l’attenzione sul messaggio. “La collaborazione con il Festival di Sanremo è nata dalla volontà del regista, Duccio Forzano, di farmi realizzare i ritratti dei big in gara e inserirli nella veste grafica di questa 69esima edizione – ci racconta Livia Massaccesi – Lo scopo del mio progetto ritratti, in questo caso ispirato ai volti dei vari cantanti di Sanremo, è vedere fino a che punto sia possibile sottrarre mantenendo la riconoscibilità di un viso, che è diverso da un altro e individuabile per una o più peculiarità. Un neo, una bocca più carnosa o un capello dal taglio poco comune. La sintesi è certamente una delle muse del mio lavoro e nelle illustrazioni che realizzo cerco sempre di rintracciare la cifra minimale ma comunque dettagliata”.
Gli artisti ritratti
I ritratti nello specifico nascono da una riflessione sulla comunicazione visiva dei volti, lo studio degli elementi che li compongono e il modo in cui interagiscono tra loro. Per poter studiare questi meccanismi l’artista ha voluto trovare un linguaggio completamente libero da elementi superflui. Ha scelto uno stile essenziale come tecnica (tinte piatte, segni puliti, assenza di profondità), ha inserito qualche dettaglio e poi ha proceduto per sottrazione (eliminare occhi, naso ecc..): è stato interessante capire quanto si possa togliere senza intaccare la riconoscibilità del soggetto ritratto. Se lo stile barocco ci ha insegnato che la ricchezza e la “pienezza” produce effetti sorprendenti, abbiamo scoperto che l’antinomia di Kant vale anche in ambito creativo: gli stessi effetti possono essere prodotti da una semplicità ricca di personalità.